Emilio Isca Il mio incontro con RITA PAVONE avvenne nel 1959. (qualche annetto addietro).
Allora capitanavo la Compagnia Studentesca Torinese che proponeva al Michelin Sport Club uno spettacolo di rivista al mese e dove io scrivevo i copioni, curavo la regia, facevo il comico, l'impresario e sicuramente scopavo il palcoscenico.
Ero sempre alla ricerca di personaggi da far salire sul palco. Un giorno qualcuno che non ricordo chi fosse, mi propose una ragazzina con una voce spettacolare. Ci sentimmo telefonicamente e le diedi appuntamento al sabato pomeriggio (si debuttava la sera). In scena suonavano i FULL JOLLY.
Ad un certo punto entrò in teatro una ragazzetta piccolina (sembrava un maschietto), accompagnata dal padre e con una cartella contenente spartiti musicali quasi più grande di lei.
Fatte le dovute presentazioni, la Rita aprì la cartella e prese precisi accordi con il pianista. Una vera professionista. Dava precisi ordini su come interpretare i suoi spartiti. I musicisti si guardavano tra loro allibiti. .Preciso che non avendo un suo repertorio, cantava tutte le canzoni di Paul Anka (che io ribattezzai LA PAUL ANKA IN GONNELLA. )
Alla sera ebbe un successo pazzesco, con una richiesta continua di bis e subissata da calorosi applausi. Era nata una stella.
Suo padre veniva a casa mia un giorno sì e l'altro pure, subissandomi da richieste per farla lavorare. Cosa che feci regolarmente portandola ad esibirsi in quasi tutte le sale da ballo torinesi e quelle della provincia. Purtroppo, fatto due volte il tour canoro, si erano bruciate le tappe. Dissi apertamente che bisognava migrare e che io non avevo altre possibibità per aiutarla ma suggerii loro di iscriversi al concorso canoro per voci nuove che si teneva ad Ariccia, nell'agro romano, sotto la guida di Teddy Reno.
Il padre era un fiattino, la madre lavorava in casa e c'erano altri due figli a carico. Mi fu riferito che rinunciarono ad acquistare il frigorifero per finanziare il viaggio.
Facendo quindi i salti mortali la portarono ad Ariccia e vinse stracciando tutti gli altri concorrenti. Teddy Reno, intuite le grandi capacità canore la mise sotto contratto con la RCA ed iniziò la via del successo.
La rividi molti anni dopo al Teatro Alfieri per una intervista (ero direttore editoriale del settimanale TORINO PLAY TIME). Lei era la protagonista femminile della commedia SANTARELLINA con il comico Piero Mazzarella.
La rividi ancora una volta al Piccolo Regio dove si ricordava il grande Erminio Macario scomparso da poco. Faticò a ricordarsi di me giustamente. Lei era celebre ed io ero diventato un bravo pubbicitario, un umorISCA ed un autore di riviste teatrali.
Questo è tutto.
A Torino, tutti hanno scoperto la Pavone. Io credo forse di averlo fatto veramente.

Follie in passerella Rita Pavone